Se stai cercando un modo per esprimere la tua creatività e ti piace lavorare con i video allora in questo articolo ti parlerò di come diventare videomaker in regime forfettario.

Consigli su come diventare videomaker.

Il primo requisito fondamentale è quello di imparare le basi del mondo video e cinematografico, infatti, la produzione video richiede un’ampia conoscenza dei processi di ripresa, montaggio e produzione. Ad esempio, è necessario acquisire le conoscenze di base della ripresa video, come l’utilizzo della luce, la composizione e il posizionamento della telecamera, inoltre, è importante conoscere le tecniche di montaggio video, come l’utilizzo di effetti speciali, la sincronizzazione audio e altro.

Cerca di acquistare l’attrezzatura di base per la produzione video. Questa attrezzatura può includere una telecamera di buona qualità, un microfono, un treppiede e software di editing video. Una volta che hai acquisito le conoscenze di base della produzione video, puoi decidere di investire in attrezzatura più costosa e avanzata.

Ovviamente la pratica è fondamentale per diventare un videomaker di successo. Inizia a fare video per te stesso o per amici e parenti. Inizia a realizzare video per le loro feste di compleanno o per le vacanze. In questo modo, puoi acquisire esperienza e migliorare le tue competenze.

Un consiglio per accelerare le tue capacità è quello di guardare video di altri professionisti per apprendere le metriche di montaggio, l’uso delle transizioni e degli effetti speciali, nonché l’uso delle tracce audio.

Crea un portfolio e sviluppa un piano marketing.

Un portfolio è una raccolta di video che hai creato. Può essere utilizzato per mostrare le tue abilità e competenze ad altri potenziali clienti. Assicurati di includere una varietà di video nel tuo portfolio, in modo che i potenziali clienti possano vedere la tua versatilità come videomaker. Potrai usare anche piattaforme come Youtube e Vimeo per caricare e condividere i tuoi lavori.

Come videomaker, è importante avere le competenze di marketing necessarie per promuovere i tuoi servizi. Ci sono diverse piattaforme online dove puoi promuovere i tuoi video e, ovviamente, sfrutta in modo massiccio i social network. Inoltre, è possibile creare un sito web per presentare il tuo portfolio e i tuoi servizi.

Costruisci una rete di contatti.

La costruzione di una rete di contatti è importante per trovare opportunità di lavoro come videomaker. Cerca di partecipare a eventi e conferenze del settore, unisciti a gruppi di videomaker su Facebook o LinkedIn e partecipa a progetti collaborativi con altri professionisti del settore. Spesso moltissimi operatori del settore hanno bisogno di un secondo operatore o, banalmente, un montatore per video.

Oltre a fare esperienza potrai aumentare il fatturato e stringere nuove collaborazioni che potenzialmente potranno aprirti molte porte nel settore.

Partita iva per videomaker in regime forfettario

Aprire una partita iva come videomaker in regime forfettario.

Aprire una partita IVA come videomaker in regime forfettario è un passo importante per avviare la propria attività e gestire il proprio lavoro in modo professionale.

In primo luogo, è importante valutare il regime fiscale più adatto alla propria attività. I videomaker possono optare per il regime forfettario o il regime ordinario. Il primo è adatto per giovani lavoratori autonomi oppure per coloro che non fattureranno più del limite previsto dalla legge o che violano gli altri requisiti previsti dalla legge. Invece, il regime ordinario è dedicato a lavoratori autonomi strutturati presenti sul mercato da molti anni con particolari caratteristiche fiscali.

Videomaker libero professionista o impresa individuale?

L’attività di videomaker in regime forfettario può essere svolta come libera professione o come impresa individuale.

Se sceglierai la prima strada avvierai la tua attività come libero professionista e, dunque, sarà sufficiente aprire una posizione IVA presso Agenzia Entrate.
La pratica di apertura della partita iva può essere fatta:

  • presso gli uffici di Agenzia Entrate;
  • telematicamente affidandoti a un Dottore Commercialista.

Aprire una partita iva come videomaker non prevede dei costi e in pochissime ore viene rilasciato il certificato di partita iva con il numero e altri dati utili al contribuente.

Invece, se vorrai aprire uno studio di videomaking vuol dire che sceglierai la strada dell’impresa individuale. Questo, oltre ad avere dei risvolti in ambito contributivo, vuol dire che hai deciso di esercitare la tua attività con un grado di organizzazione ben diverso rispetto alla libera professione.
Aprire un’impresa individuale richiede dei costi per le pratiche amministrative in base agli enti da coinvolti; inoltre, è necessario iscriversi in camera di commercio compilando una pratica telematica che si chiama ComUnica. Grazie a questa pratica, in un’unica volta, verranno coinvolti gli enti necessari (Agenzia Entrate, Camera di commercio, INPS ed eventuali altri).

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.

Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.

Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?

Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!

Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.

Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.

In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.

L’inquadramento fiscale e previdenziale di un videomaker con partita iva.

Dopo aver introdotto il regime forfettario e i suoi vantaggi è necessario scegliere l’inquadramento. Il videomaker è uno dei lavori che può essere inquadrato in modi diversi in base alle prestazioni che vengono svolte:

  • libero professionista (o freelance) gestione separata INPS;
  • impresa individuale – gestione artigiani e commercianti.

La scelta del codice ATECO diventa fondamentale proprio perché determinerà l’inquadramento fiscale, civilistico e contributivo dell’attività. Sono liberi professionisti coloro i quali prestano servizi intellettuali, artistici o similari, mentre si considerano imprese coloro i quali svolgono, generalmente, un’attività artigianale o commerciale in forma organizzata con uso di vari fattori produttivi e dove la figura del professionista non è più strettamente fondamentale. 

Per valutare l’inquadramento è sicuramente necessario confrontarsi con un Dottore Commercialista al fine di individuare la soluzione migliore. L’inquadramento fiscale e civilistico di una nuova attività determina la scelta di quale contribuzione INPS sarà necessario versare allo Stato.

Codice ATECO come videomaker in regime forfettario.

Il codice ATECO dedicato all’attività di videomaker in regime forfettario è:

  • 74.20.19 – Altre attività di riprese fotografiche.

In alcuni casi è possibile scegliere anche questo:

  • 59.11.00 – Attività di produzione cinematografica, video e programmi televisivi.

Il codice ATECO 59.11.00 è indicato soprattutto se vuoi occuparti della produzione di cortometraggi, documentari, film, ecc. Inoltre, rientra in questo ambito anche la fase di montaggio e post-produzione successiva alle riprese.

Videomaker e fotografo.

Se vuoi affiancare alle attvità di riprese anche quelle fotografiche allora puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo che ho scritto su come aprire una partita da fotografo in regime forfettario.

Nel caso in cui si scelga di lavorare come impresa individuale è necessario iscriversi in camera di commercio oltre a richiedere l’iscrizione alla gestione INPS artigiani.

Un videomaker libero professionista non dovrà iscriversi in camera di commercio e liquiderà l’INPS gestione separata in sede di dichiarazione dei redditi.

Le cause di esclusione dal regime forfettario.

Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.

Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:

  • il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
  • il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
  • lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
  • percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.

Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?

Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!

Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.

Compila il form di Contatto per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento presso lo Studio in cui esercito a Prato oppure in videoconferenza sulla piattaforma che preferisci.

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

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