Se vuoi avviare la tua attività libero professionale come Psicologo in regime forfettario probabilmente ti stai chiedendo come aprire la partita IVA e quali sono le procedure da seguire. In questo articolo capirai come aprire una partita IVA come Psicologo in regime forfettario.
Per diventare un bravo Psicologo è necessario fare un ottimo percorso di formazione accademica. Dopo la laurea, potresti anche voler continuare la tua formazione attraverso programmi di dottorato o master per ottenere specializzazioni e distinguerti dagli altri.
Dopo aver conseguito il titolo accademico, aver fatto una prima esperienza con il tirocinio professionale e aver superato con successo l’esame di stato dovrai acquisire esperienza pratica. Potresti cercare uno studio professionale già avviato con cui collaborare oppure scegliere di esercitare autonomamente.
Infine, è importantissimo fare rete con altri professionisti e creare un network di contatti. Una buona rete di relazioni può essere utile per acquisire nuovi clienti o collaborazioni, scambiare esperienze e integrare le competenze mancanti.
Aprire una partita iva come Psicologo in regime forfettario.
Per esercitare l’attività di Psicologo libero professionista è necessario aprire una posizione IVA presso Agenzia Entrate. La pratica di apertura della partita iva può essere fatta:
- presso gli uffici di Agenzia Entrate;
- telematicamente affidandoti a un Dottore Commercialista.
Aprire una partita iva come Psicologo in regime forfettario non prevede dei costi e in pochissime ore viene rilasciato il certificato di partita iva con il numero e altri dati utili al contribuente.
Cos’è il Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.
Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?
Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!
Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.
Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.
In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.
L’inquadramento previdenziale di uno Psicologo.
Uno Psicologo libero professionista iscritto all’Albo, diversamente da altre professioni, non ha una copertura previdenziale presso l’INPS. Così come altri lavoratori autonomi con Albo professionale anche gli Psicologi devono iscriversi alla propria cassa professionale: ENPAP.
I contributi da versare a tale ente sono di tre tipologie:
- contributo soggettivo;
- contributo integrativo;
- contributo di maternità.
Ovviamente gli importi da versare sono variabili in base al fatturato prodotto durante l’anno fiscale. Ricordati però che sono previsti dei minimi contributi da versare anche se il fatturato si attesta a livelli bassi o pari allo zero. Fortunatamente i giovani Psicologi in regime forfettario possono beneficiare di alcuni sgravi contributivi che rendono l’attività come libero professionista molto più accessibile.
Codice ATECO come Psicologo.
Il codice ateco per Psicologo in regime forfettario è il seguente:
- 86.90.30 – Attività svolta da psicologi.
Le cause di esclusione dal regime forfettario.
Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.
Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:
- il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
- il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
- lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
- percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.
Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?
Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!
Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.
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