Se lavori sul web e vuoi aprire una partita IVA come web designer in regime forfettario, sei nel posto giusto. In questo articolo, ti spiegherò tutto ciò che devi sapere per aprire la tua partita IVA nel modo più semplice possibile, con una panoramica delle procedure necessarie e dei vantaggi che otterrai.

Potrai decidere di svolgere la tua attività come libero professionista oppure aprire la tua web agency per strutturare il tuo lavoro con un’organizzazione diversa e di maggiori dimensioni.

Cosa significa essere Web designer?

Per diventare un web designer, ci sono alcune competenze e conoscenze di base che devi acquisire. In primo luogo, devi avere una buona conoscenza dei linguaggi di programmazione web, come HTML, CSS e JavaScript. Inoltre, è importante che tu abbia familiarità con i software di design grafico, come Photoshop e Illustrator, per creare i layout e le grafiche del sito web.

Uno degli aspetti da curare maggiormente è la creazione del tuo portfolio. Per trovare lavoro come web designer, è importante avere un portfolio online che mostri le tue capacità e il tuo stile. Includi i progetti che hai realizzato in passato e crea un sito web personale che mostri le tue competenze. Se puoi conserva testimonianze e recensioni positive, questo ti sarà molto utile per i futuri clienti !

Infine dovrai cercare opportunità di lavoro come freelance. Il vantaggio di questa professione è che potrai promuoverti sul web in completa autonomia direttamente da remoto, oppure, assistere vari clienti con contratti di manutenzione per i propri siti o, per ultimo, lavorare con web agency che raggruppano diverse figure professionali.

Web designer in regime forfettario: la partita iva.

Per aprire la tua partita IVA in regime forfettario, devi seguire alcune semplici procedure. Innanzitutto, per essere inquadrato come libero professionista devi affidarti a un Dottore Commercialista che redigerà la pratica telematica per tuo conto (modello AA9). In pochissime ore i server di Agenzia Entrate restituiranno il certificato di partita iva dal quale è possibile leggere il numero di partita iva e altri dati utili al contribuente.
In alternativa puoi redigere il documento per la richiesta di partita iva in autonomia. Richiedere una partita iva come libero professionista non ha alcun costo.

Invece, se vuoi aprire una web agency e svolgere quest’attività in forma di impresa individuale dovrai iscriverti in camera di commercio. Questo iter è più lungo e leggermente più complesso perchè è necessario predisporre una pratica chiamata ComUnica con la quale si notifica a vari enti pubblici l’apertura della propria attività (Agenzia Entrate, INPS, INAIL ecc.). Questa procedura invece ha un costo variabile in base alla complessità della pratica e agli enti coinvolti nella comunicazione.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.

Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.

Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?

Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!

Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.

Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.

In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.

L’inquadramento previdenziale per web designer con partita iva.

Dopo aver introdotto il regime forfettario e i suoi vantaggi è necessario parlare dell’inquadramento previdenziale. 

Se svolgi la tua attività come libero professionista allora è necessario aprire una posizione in gestione separata INPS. Questo è valido sia che l’attività venga svolta da casa tua, in sede dal cliente o in qualsiasi altro ambito. 
Se invece vuoi aprire una web agency e quindi svolgere il tuo lavoro come impresa individuale dovrai iscriverti in camera di commercio e alla gestione artigiani e commercianti INPS. Il tuo lavoro, infatti, verrebbe qualificato come artigianale in quanto il codice informatico e le attività di design svolte sono riconducibili al lavoro diretto dell’imprenditore.

Per valutare l’inquadramento è sicuramente necessario confrontarsi con un Dottore Commercialista al fine di individuare la soluzione migliore. L’inquadramento previdenziale per quest’attività è fondamentale. È necessario capire molto bene il tipo di attività che verrà svolta per evitare errori e contestazioni future.

Codice ATECO per Web designer in regime forfettario.

Il codice ATECO per l’attività di web designer in regime forfettario, e non, è:

  • 74.10.21 – Attività dei disegnatori grafici di pagine web – grafica di pagine web
Se invece ti occupi anche di altri lavori grafici potrai aggiungere alcuni codici ATECO per comprendere altre attività.

Le cause di esclusione dal regime forfettario.

Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.

Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:

  • il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
  • il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
  • lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
  • percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.

Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?

Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!

Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.

Compila il form di Contatto per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento presso lo Studio in cui esercito a Prato oppure in videoconferenza sulla piattaforma che preferisci.

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

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