Se vuoi aprire una partita iva come medico in regime forfettario allora segui questa breve guida. Diventare medico è un’impresa ambiziosa e richiede una combinazione di passione, impegno e studio, tuttavia, se sei una persona motivata e appassionata, la professione medica può offrirti numerose opportunità di crescita professionale e personale.

Quali sono le opportunità di lavoro per un medico in regime forfettario?

Un medico in regime forfettario può lavorare nel settore pubblico o anche come come autonomo in cliniche private o ambulatori vari.

Le attività che potrai esercitare si possono raggruppare in tre macrocategorie:

  • Attività libero professionale. In questo caso il medico non lavora per il sistema sanitario nazionale e svolge attività direttamente nei confronti dei pazienti destinatari della prestazione in uno studio privato;
  • Attività intramoenia. Queste sono le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro per medici assunti presso il sistema sanitario nazionale. Per lo svolgimento di queste attività sono usati gli ambulatori dell’ospedale presso cui lavorano.
  • Attività extramoenia. Sono le prestazioni svolte in via autonoma da medici senza vincoli con le strutture ospedaliere. Generalmente queste prestazioni sono svolte in ambulatori o strutture private.

Studio e formazione di un medico.

Il primo passo per diventare medico è completare un percorso di studi universitari in medicina. Questo programma richiede solitamente sei anni di studio e include una combinazione di corsi di scienze mediche, pratica clinica e teoria. Durante il percorso di studi avrai l’opportunità di acquisire esperienza pratica attraverso un tirocinio. Questo ti aiuterà a sviluppare le tue competenze cliniche e a conoscere i diversi aspetti della medicina.

A seguito delle variazioni normative l’esame di stato in medicina è stato completamente rivisto. Attualmente lo svolgimento del tirocinio formativo è stato inserito all’interno del percorso di studi universitari (con particolari requisiti e restrizioni) e, alla conclusione degli esami e della parte pratica, potrai accedere all’esame di stato.

Una volta superato l’esame potrai iscriverti all’albo dei medici e aprire una partita iva come medico in regime forfettario.

Scegli una specializzazione.

Dopo le prime esperienze lavorative e il conseguimento del titolo accademico, potresti scegliere di specializzarti in un particolare campo della medicina. Ci sono molte specializzazioni tra cui scegliere, come la chirurgia, la pediatria, l’ortopedia e molte altre. È importante scegliere una specializzazione che ti appassioni.

Partita iva per Medico in regime forfettario

Aprire una partita iva come medico in regime forfettario.

Per esercitare l’attività di medico libero professionista è necessario aprire una posizione IVA presso Agenzia Entrate. La pratica di apertura della partita iva può essere fatta:

  • presso gli uffici di Agenzia Entrate;
  • telematicamente affidandoti a un Dottore Commercialista.

Aprire una partita iva come medico non prevede dei costi e in pochissime ore viene rilasciato il certificato di partita iva con il numero e altri dati utili al contribuente.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.

Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.

Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?

Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!

Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.

Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.

In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.

L’inquadramento previdenziale di un medico libero professionista.

Un medico in regime forfettario iscritto all’Albo, diversamente da altre professioni, non ha una copertura previdenziale presso l’INPS. Così come altri lavoratori autonomi con Albo professionale anche i medici devono iscriversi alla propria cassa professionale: ENPAM.

I contributi da versare a tale ente si dividono in due tipologie:

  • Quota A. Qualunque medico dovrà versare questa componente; ciò è valido a prescindere che tu svolga effettivamente o meno la professione oppure abbia aderito ad altre forme previdenziali;
  • Quota B. Questa componente deve essere versata da tutti i medici che esercitano la libera professione generando un reddito. L’ammontare è calcolato in percentuale sul reddito prodotto nell’anno e fa riferimento ai profitti derivanti dalla libera professione (intramoenia, extramoenia, prestazioni occasionali mediche e collaborazioni coordinate e continuative).

Ovviamente gli importi da versare sono variabili in base al reddito prodotto durante l’anno fiscale. Ricordati però che sono previsti dei minimi contributi da versare anche se il il reddito si attesta a livelli bassi o pari allo zero. Fortunatamente i giovani medici possono beneficiare di alcuni sgravi contributivi che rendono l’attività come libero professionista molto più accessibile. 

Per valutare i costi e l’apertura di una partita iva come medico libero professionista contatta un Dottore Commercialista.

Codice ATECO come medico.

La prima cosa da evidenziare è il tipo di attività che svolgerai. La principale distinzione è tra:

  • Servizi degli studi medici di medicina generale;
  • Servizi degli studi medici specialistici.

Se sei un medico generalista allora potrai optare per il seguente codice ateco:

  • 86.21.00 – Servizi degli studi medici di medicina generale.

Se invece vuoi avviare un’attività come medico specialista i codici ateco sono molteplici in base all’attività. Infatti potrai scegliere tra un elenco più folto:

  • 86.22.01 – Prestazioni sanitarie svolte da chirurghi;
  • 86.22.02 – Ambulatori e poliambulatori del Servizio Sanitario Nazionale;
  • 86.22.03 – Attività dei centri di radioterapia;
  • 86.22.04 – Attività dei centri di dialisi;
  • 86.22.05 – Studi di omeopatia e di agopuntura;
  • 86.22.06 – Centri di medicina estetica;
  • 86.22.09 – Altri studi medici specialistici e poliambulatori.

Ad esempio, per esercitare la professione di cardiologo, neurologo, ortopedico, ecc. (compresa l’apertura di un centro medico specialistico) dovrai usare il codice ateco 86.22.09 – Altri studi medici specialistici e poliambulatori. Invece, se sei un chirurgo e operi presso strutture private il codice ateco da scegliere è 86.22.01.

Le cause di esclusione dal regime forfettario.

Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.

Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:

  • il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
  • il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
  • lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
  • percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.

Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?

Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!

Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.

Compila il form di Contatto per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento presso lo Studio in cui esercito a Prato oppure in videoconferenza sulla piattaforma che preferisci.

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

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