La gestione artigiani e commercianti INPS è un regime previdenziale che si applica a tutti gli imprenditori artigiani e commercianti. Oltre che interessare gli imprenditori individuali, in alcuni casi questa gestione previdenziale interessa anche i soci di società di persone o di capitali.

Iscrizione alla gestione artigiani e commercianti INPS.

L’iscrizione alla gestione artigiani e commercianti avviene per via telematica nel momento in cui si inviata la pratica ComUnica. Quando un’impresa viene “attivata” è necessario notificare l’apertura di una posizione previdenziale all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Infatti, con la pratica ComUnica è possibile comunicare:

  • l’apertura di una posizione come commerciante;
  • l’apertura di una posizione come artigiano;
  • la non iscrizione giustificando adeguatamente la scelta.

Per aprire una posizione previdenziale artigiani e commercianti dovrai rivolgerti a un Dottore Commercialista che provvederà a iscriverti evitando errori. Inoltre, se la gestione artigiani e commercianti non è quello che fa al caso tuo ricordati che, in base all’attività che svolgi, è possibile aprire una posizione in gestione separata INPS.

Il costo della gestione artigiani e commercianti INPS.

Gli iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS versano due tipologie di contributi:

  • contributi fissi (c.d. minimale);
  • contributi a percentuale (c.d. eccedenti il minimale).

Contributi fissi artigiani e commercianti.

Coloro i quali si iscrivono a questa gestione, indipendentemente dal reddito che conseguono, sono obbligati al versamento di contributi fissi.

I contributi fissi hanno cadenza trimestrale e ogni anno vengono determinati con circolare l’INPS. I contributi fissi dovranno essere versati fino al raggiungimento del reddito minimale. Come per i contributi fissi il reddito minimale viene determinato annualmente con circolare INPS.
Dunque, per maggior chiarezza, i contributi fissi sono sempre dovuti a prescindere dal reddito effettivamente prodotto durante l’anno!

Il reddito minimale per l’anno 2023 è pari a €  17.504,00. 

I contributi fissi dovuti fino alla soglia del reddito minimale sono di seguito riepilogati:

 

Artigiani

Commercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni4.208,40 (4.200,96 IVS +7,44 maternità)4.292,42 (4.284,98 IVS + 7,44 maternità)
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni4.077,12 (4.069,68 IVS + 7,44 maternità)4.161,14 (4.153,70 IVS + 7,44 maternità)

Contributi a percentuale artigiani e commercianti.

Se il reddito prodotto supera una determinata soglia si dovranno versare i contributi eccedenti il minimale.

In particolare si osserveranno due fasce al quale applicare delle opportune aliquote in base al tipo di iscrizione e all’età del contribuente:

  ArtigianiCommercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni24%24,48%
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni23,25%23,73%

Versamento dei contributi INPS.

I contributi INPS relativi alla gestione artigiani e commercianti si versano tramite F24 con cadenza trimestrale:

  • 16 febbraio;
  • 16 maggio;
  • 20 agosto;
  • 16 novembre.

Versamento contributi eccedenti il minimale.

Il versamento dei contributi eccedenti il minimale avviene assieme al pagamento delle imposte. Salvo rateizzazioni o differimenti le scadenze sono:

  • 30 giugno: versamento del saldo e del primo acconto INPS per l’anno d’imposta successivo;
  • 30 novembre: versamento del secondo acconto INPS per l’anno d’imposta successivo.

I vantaggi della gestione artigiani e commercianti INPS.

Il primo vantaggio fra tutti è quello di avere una copertura previdenziale che, nel futuro, ci garantirà una pensione di anzianità. Inoltre, il pagamento dei contributi previdenziali consente di ottenere dei benefici fiscali, infatti, i contributi versati all’INPS sono deducibili dal reddito imponibile. Questo vuol dire che il pagamento dei contributi consentirà di abbassare la base imponibile fiscale pagando meno imposte.

Un altro vantaggio è strettamente legato al regime forfettario, infatti, è possibile richiedere una riduzione pari al 35% dei contributi fissi ed eccedenti il minimale. 
La richiesta di questa riduzione comporterà, purtroppo, anche una diminuzione del periodo contributivo.

La riduzione è facoltativa e va richiesta con apposito modulo telematico.

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Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

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